Movimento Gilet Arancioni
Unisciti al Movimento Gilet Arancioni con il Generale Antonio Pappalardo partecipando attivamente,
farai la differenza.
IN PRIMO PIANO
VISITA a Montelepre,3 Giugno 2023
MOVIMENTO GILET ARANCIONI
COMUNICATO STAMPA
Roberto Scarpinato, Senatore della Repubblica del M5S, già Sostituto Procuratore della Repubblica di Palermo, ha più volte dichiarato che “I mandanti politici delle molti stragi italiane, che hanno segnato la storia del nostro Paese, con una sequenza che non ha eguali in Europa, non sono stati ancora scoperti, perchè le indagini sono state sistematicamente depistate da apparati deviati dello Stato: da Portella della Ginestra, a quelle di Milano, di Bologna, di Petean, sino ad arrivare alle stragi del 1992”.
Ha aggiunto che i criminali mafiosi Totò Riina, Bernardo Provenzano e Matteo Messina Denaro sono semplici sicari perchè in realtà i capi delle varie cosche mafiose appartengono a quella borghesia mafiosa, che ha legato insieme mafia siciliana, n’drangheta, corona unita, camorra, massoneria, Gladio e simili contesti di potere occulto.
I Gilet Arancioni, da oltre 5 anni vanno dicendo, inascoltati, le stesse cose.
In relazione alla strage di Portella della Ginestra, avendo affermato Scarpinato, che vi è stato un depistaggio, potrebbe non essere il colpevole Salvatore Giuliano, peraltro Colonnello dell’Esercito di Liberazione della Sicilia, ma altri, che sono stati indicati, con tanto di nome e cognome, da Gaspare Pisciotta nel processo pubblico di Viterbo, che non sono stati nemmeno interrogati.
Da compositore musicale sono stato avvinto da questa forte presa di posizione di Scarpinato e ho composto la cantata sinfonica drammatica “I ru cumpari”, di cui allego il testo.
Programma della nostra visita a Montelepre, per visitare la piana di Portella della Ginestra e il cimitero di Montelepre.
Montelepre, 3 giugno 2023
Il 3 giugno 2023, l’opera sarà eseguita a Montelepre, con il seguente programma:
– Ore 11, sopralluogo nella piana di Portella della Ginestra e al cimitero di Montelepre;
– Ore 13, pranzo al Castello di Salvatore Giuliano
– Ore 15,30, convegno sul tema: “La strage di Portella della Ginestra”;
– Ore 18,30, esecuzione dell’opera “I Ru cumpari”.
Verranno invitate le massime cariche istituzionali, nazionali e regionali.
I Cittadini possono prenotarsi all’indirizzo email info@generaleantoniopappalardo.it
PRANZO EURO 20,00

I ru cumpari stannu ca
Stannu durmennu cheti cheti
Ciuri a chistu, ciuri a chiddu
Ca ‘na morti sunnu uguali
Si isa ‘u ventu, tutti a casa
Ca Pisciotta cu Giulianu
vannu supra li muntagni
a circari li cumpagni
E cercali, cercali, iiii, iiii
ca li scecchi già si scantanu
e guardali, guardali iiii, iiii
stannu insemmula
doppu morti, su cumpari
E stu ventu cunta ‘ storia
Di ru giuvani briganti
Cu li manu ‘i zappaturi
E a vriogna sicilian
“Gasparinu, ca a to manu
Quattru ‘nfami ci misiru cuntru
Ora è tempu i ruspigghirisi
Ca ‘a Sicilia chiama tutti
Cercali, cercali, iiii, iii
Cumpagneddi, tutti ca
A cavaddu, tutti a Palermu
E guardali, guardali, iiii, iiii, iiii, iiiii
Tutti a cavaddu, tutti a Palermu
I ru cumpari vannu supra li muntagni
Sunnu morti o sunnu vivi?
I ru cumpari stannu ca
Stannu durmennu cheti cheti
Ma i picciotti stannu aggritta
E rintra l’occhi nu signali
Catania, 26 maggio 2023
Il Presidente Nazionale
(Generale Antonio Pappalardo)
COMUNICATO STAMPA – 11 maggio 2023 – Gilet Arancioni
“Vilipendio o usurpazione di potere politico?”
Il 6 luglio 2023, presso il Tribunale di Roma, avrà luogo l’udienza del processo per vilipendio al Capo dello Stato, a carico di Antonio Pappalardo, Generale dei Carabinieri in congedo assoluto, Presidente Nazionale del Movimento Politico “Gilet Arancioni”, già Presidente del COCER Carabinieri, Presidente Onorario del Partito Socialista Democratico Italiano, PSDI.
L’11 settembre 2023 vi sarà l’udienza predibattimentale a carico di Antonio Pappalardo per diffamazione aggravata nei confronti dell’ex Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
I fatti si riferiscono a due deliberazioni assunte dal Consiglio Direttivo Nazionale del Movimento politico Liberazione Italia, il cui Presidente era una altra persona e non Pappalardo. A seguito della sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2014, che ha dichiarato parzialmente incostituzionale la legge elettorale detta “Porcellum” il Movimento si era posto la domanda se l’elezione del Presidente della Repubblica si fosse svolta regolarmente e i parlamentari e ministri fossero legittimamente in carica.
Il vulnus istituzionale che riguarda Sergio Mattarella, in quanto egli è stato eletto da parlamentari che non si erano ancora convalidati il 31 gennaio del 2015 (si sono convalidati il 1° luglio 2015, cinque mesi dopo), ha lasciato aperta la questione della costituzionalita di un tale provvedimento.
Un’altra questione riguardava un conflitto dinteresse visto che Mattarella era uno dei giudici costituzionali che avevano dichiarato l’incostituzionalita della legge elettorale, cosiddetta “Porcellum”, con la quale poi si era fatto eleggere.
Visti questi fatti, il Movimento ha denunciato Sergio Mattarella, Ministri e parlamentari nel 2016 alla Procura della Repubblica di Roma per usurpazione di potere politico.
Di fronte all’inerzia della magistratura di Roma, che metteva a repentaglio la stabilità dello Stato Italiano e la sua credibilità internazionale, una delegazione del Movimento Liberazione Italia (una decina di persone) come previsto dalle norme procedurali, si era presentata il 21 dicembre 2017 al Palazzo del Quirinale e ha consegnato copia del “verbale di arresto” agli ufficiali di polizia giudiziaria presenti sul posto.
Analogamente si era proceduto il 28 febbraio 2018 in un hotel di Roma nei confronti di Beatrice Lorenzin, quale Ministro della Salute e il 2 marzo 2018 in Milano nei confronti di Laura Boldrini, all’epoca Presidente della Camera dei Deputati.
Altro verbale di arresto è stato compilato e consegnato il 12 settembre 2020 alla DIGOS della Questura di Rimini nei confronti di Giuseppe Conte, all’epoca capo del governo per molteplici gravi reati, tutti perseguibili d’ufficio.
A distanza di mesi, nonostante la procedura di arresto, ai sensi e per gli effetti dell’art. 383 del cpp,
sia stata effettuata da più persone, appartenenti ad un MOVIMENTO POLITICO, che chiede solo il rispetto della legge e della Costituzione Italiana che tutti sono tenuti a rispettare, la Procura della Repubblica di Roma ha avviato i suddetti procedimenti solo nei confronti del Generale Pappalardo,
mentre la Procura della Repubblica di Milano e di Rimini non hanno inteso procedere.
Il problema, che qui emerge, è uno solo: “il Cittadino può ancora oggi denunciare delitti commessi anche dalle massime cariche dello Stato, oppure se lo fa risponde di reati di stampo fascista, che ancora permangono nel nostro codice penale?
Si ricorda che la norma sul vilipendio deriva dal Codice Rocco che doveva tutelare la figura del Re, che non poteva essere offeso da nessuno. Chi lo faceva incorreva nel delitto di “lesa
maestà”.
Una tale norma non è più compatibile con uno Stato di diritto, con una Repubblica democratica, in cui il potere sovrano è nelle mani del Popolo, “che lo esercita nei limiti della Costituzione”.
Il Movimento Gilet Arancioni, di estrazione popolare, si è rivolto a vari giudici ordinari e amministrativi per conoscere se Sergio Mattarella, parlamentari e ministri fossero stati eletti regolarmente, ma nessun giudice ha inteso pronunciarsi al riguardo.
Il Movimento Gilet Arancioni si è pure rivolto al Parlamento europeo con una specifica petizione. Nessuna risposta è pervenuta.Sulla vicenda è sceso un “omertoso silenzio”, onde far cadere la questione nel nulla. Intanto Sergio Mattarella è stato riconfermato Capo dello Stato da parlamentari eletti con il Rosatellum, da lui promulgato, così perpetuandosi il vulnus istituzionale e costituzionale.
In data 11 maggio 2023, il Generale Antonio Pappalardo ha presentato un ulteriore esposto alla
magistrature di Catania, denunciando che il suddetto vulnus istituzionale e costituzionale inficia le elezioni amministrative a Catania e in altri Comuni.
Il Consiglio Direttivo Nazionale dei Gilet Arancioni, letta la sentenza del GIP del Tribunale di
Roma del 3 maggio 2021, che ha assolto pienamente il Generale Pappalardo, perchè il fatto
non sussiste, del reato di istigazione a disobbedire alle leggi di polizioti e carabinieri, invitati ad arrestare i parlamentari abusivi, dato che la sua condotta poteva essere censurata solo sul
piano politico, così riaffermandosi la libertà politica in uno Stato di diritto – conferma che quelle decisioni di agire sono state volute ed eseguite a seguito di una “deliberazione politica, approvata all’unanimità” per salvaguardare i principi di democrazia e di legalità nel nostro Paese.
Catania, 11 maggio 2023
La Segreteria Nazionale
Giuseppe Saragat, un gigante della storia d’Italia
Il Socialismo Democratico di Saragat in ogni cuore Arancione
GLI ARANCIONI
Europa dei popoli liberi e sovrana
Vogliamo un’ Italia libera, dove la sovranità del popolo è al primo posto.

Il Movimento Gilet Arancioni è salito alla ribalta sabato 30 maggio 2020 per una serie di manifestazioni di piazza in piena emergenza coronavirus, che si sono svolte in 29 città italiane tra cui Milano, Torino, Napoli e Roma.
Attorno a lui migliaia di manifestanti: E nei loro volti si nota la rabbia nei confronti del Governo.
La manifestazione più partecipata è stata quella del capoluogo meneghino, una delle città più colpite dal coronavirus, alla quale ha preso parte anche Pappalardo che così ha commentato l’evento: “Migliaia e migliaia di cittadini che hanno rialzato la testa”.
Chi sono i gilet arancioni? Siamo un movimento di destra sociale, per esprimerci in termini novecenteschi: stando alle varie prese di posizione che abbiamo letto nell’ultimo anno, si pone fra movimenti come Lealtà Azione e il Fratelli d’Italia prima della svolta ‘responsabile’ della Meloni, con un lessico un po’ da web complottistico, da 5 Stelle prima delle poltrone. Nato all’inizio del 2019, il movimento dei gilet arancioni ha come volto e anche come unico esponente conosciuto l’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo.
“Non avremo pace – ha dichiarato Antonio Pappalardo in una sorta di giuramento al momento della nascita dei Gilet Arancioni – finché non si saranno rotte le catene che ci opprimono per volontà dell’Europa dei burocrati e delle multinazionali”.
«Dovete ascoltare il popolo», chiede a gran voce il Generale Antonio Pappalardo
Gilet arancioni
Cacciare tutti i politici, sì a un nuovo parlamento

i gilet arancioni sollecitano un ritorno alla lira
L’emergenza sanitaria per il Covid è solo uno stratagemma politico, (in ogni parte d’europa non esiste più la tessera dei sorci verdi) per imporci la tessera digitale a punti, come il modello cinese. Vogliono creare il credito sociale e ogni italiano non sarà più libero di gestire il proprio denaro. Vogliono l’emergenza per la guerra, questo serve solo per imporci altre restrizioni ed emettere leggi marziali contro il popolo italiano. Nemmeno gli stati più vicini alla guerra hanno dichiarato l’emergenza.
Italiani unitevi a noi per mettere fine a questa farsa e rovina dell’Italia

Azzeramento del governo
Alla base delle richieste di Antonio Pappalardo c’è l’azzeramento del governo e del Parlamento in quanto “abusivi”, sempre per lo stesso discorso del mandato d’arresto nei confronti di Mattarella.
I PRIMI PUNTI DELLA POLITICA DEI GILET ARANCIONI
1) Proclamazione Italia Paese della Pace e Roma Città Santa
2) Creazione Repubblica Confederale, su sei Stati Confederati (Padania, Repubblica Serenissima di Venezia, Etruria, Partenope, Sicilia, Sardegna)
3) Istituzione della Lira Italica a corso libero, complementare all’euro.

Bambini inquadrati come nel fascismo
“Il nostro è un movimento popolare, stiamo ricevendo segnalazioni da tutta Italia. Le mamme sono sconcertate per quello che sta accadendo. Ci hanno segnalato bambini che si rivedono, si vorrebbero abbracciare, ma che invece vengono distanziati, impauriti da insegnanti che non vogliono farli avvicinare. C’è un clima di terrore nelle scuole, questo è diventato il primo giorno di scuola”. Lo dice all’AdnKronos il generale Antonio Pappalardo, leader del movimento dei ‘gilet arancioni’, nel giorno del ritorno a scuola in molte regioni italiane.

Pappalardo respinge le accuse di negazionismo
Pappalardo non sono pazzo. Il virus c’è ma non deve essere affrontato in questa maniera, creando il panico, il terrore tra la gente: bisognava affrontarlo con la capacità dei grandi uomini politici, cosa che i nostri parlamentari non sono. Noi siamo sovranisti, ma non populisti: siamo popolari, ma non facciamo demagogia e populismo. Non siamo negazionisti, ma rivelatori di verità: riconosco che la malattia c’è, ma è stata affrontata con i piedi”. Il leader dei ‘gilet arancioni’ ne ha anche per l’opposizione: “Il governo straripa e Salvini e Meloni non si vedono: sono spariti, lasciano i movimenti popolari da soli. Non c’è opposizione in Italia“.
In Italia
il movimento chiede
Approvazione di una nuova legge elettorale.
Un ritorno alla lira.
Reddito per le casalinghe.
Aumento delle pensioni.
Riduzione delle tasse.
Domande dei cittadini al generale
Rubrica.
Il generale risponde ai cittadini.
la censura dei media e dello stato
MOVIMENTO GILET ARANCIONI
Hanno rimosso molteplici volte il nostro video di YouTube, per prevenire ulteriori caricamenti abbiamo deciso di pubblicarlo su rumble in quanto è una piattaforma non manipolabile
Idee Chiare del Generale
Il Generale Antonio Pappalardo presidente del Movimento Gilet Arancioni e-mail : info(@)generaleantoniopappalardo.it
A tutti gli italiani
Pappalardo: le Autorità Politiche sono Illegittime
Invieremo alla corte costituzionale l’atti di impechment e la inviteremo quindi a provedere. Pappalardo poi spiega le prossime tappe tra le quali l’elezione di un nuovo parlamento costituzionale e l’istituzione di un tribunale del Popolo Italiano.